«Non puoi usare il tuo problema con una scusa. Se lo fai non potrai raggiungere il tuo sogno». A parlare è Derrick Coleman, giocatore professionista di football americano che ha perso l’udito all’età di 3 anni a causa di una malattia congenita. Una storia di grande tenacia e determinazione che ha portato il giovane californiano a coltivare il sogno di giocare a livello agonistico sin dal liceo, seppur tra grandi difficoltà:
«Gli allenatori non sapevano come parlarmi, hanno rinunciato a seguirmi, mi dicevano che avrei smesso. Diverse squadre mi hanno rifiutato e mi dissero che non c’era speranza. Ma sono sordo da quando ho tre anni e così non ho capito».
E così è stato: Coleman non si è dato per vinto e dal 2012 gioca con i Seattle Seahawks. In campo indossa l’apparecchio acustico e durante le partite si aiuta leggendo il labiale dei compagni di squadra.
«Derrick è un ragazzo fantastico e indipendentemente dai problemi che ha con l’udito, è una persona straordinaria» ha commentato Pete Carroll, allenatore dei Seattle Seahawks. «Nella sua vita ha dimostrato agli altri, soprattutto a quelli che soffrono dello stesso tipo di problema, che anche se si è non udenti non ci sono limiti a ciò che si può raggiungere».