È possibile che due disturbi diversi come gli acufeni e i dolori cronici condividano le stesse basi neurologiche?
A suggerirlo è lo studio della Georgetown University e dell’Università di Monaco, secondo cui le reti neurali del nostro cervello sarebbero responsabili della percezione cronica del rumore e del dolore.
Acufeni: esiste un legame con il cervello?
I fischi e i ronzii continui percepiti da pazienti affetti da acufene, così come gli apparenti dolori che alcune persone continuano a riscontrare anche dopo l’avvenuta guarigione di una ferita o di un trama fisico, andrebbero cioè ricercati nella riorganizzazione cerebrale a seguito dei danni riportati.
Spiega Josef Rauschecker, direttore del Laboratorio per le neuroscienze integrate dell’Università di Monaco.
«Alcuni le chiamano sensazioni fantasma, ma esse sono reali, prodotte da un cervello che continua a percepire il danno iniziale perché non è in grado di smorzare le sensazioni. E sebbene si tratti di condizioni molto diffuse, praticamente non esiste cura che intervenga alla radice».
L’acufene si può sconfiggere?
Al momento non esistono terapie risolutive, ma è probabile che la chiave della guarigione dagli acufeni sia da ricercarsi proprio nella plasticità del cervello, ovvero nella sua capacità di ripristinare i propri centri di controllo soprattutto grazie a neurotrasmettitori come dopamina e serotonina.
L’impiego di farmaci che ne regolino le funzioni potrebbe essere parte integrante di una futura terapia riabilitativa.
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