Con l’avanzare dell’età, sempre più persone riscontrano dei problemi di udito. Spesso questi disturbi vengono sottovalutati perché ritenuti delle comuni manifestazioni dell’invecchiamento, ma in realtà sono patologie cui è fondamentale prestare la dovuta attenzione. Vediamo perché.
Prevenire la presbiacusia mantiene il cervello giovane
Tenere sotto controllo l’orecchio equivale a mantenere attivo un sensore importante del nostro cervello che ci permette d’interagire con il mondo intorno a noi; trascurarlo può creare problemi di notevole entità, anche di natura neurologica, per questo è fondamentale intervenire in modo adeguato.
Combattere la presbiacusia: l’importanza di una diagnosi precoce
Se si riscontrano deficit uditivi nei propri cari è opportuno andare dal medico e dall’otorino e fare uno screening periodico almeno ogni 2 anni. La diagnosi precoce è fondamentale, in quanto consente di migliorare il problema riscontrato grazie all’uso di un apparecchio acustico, molto importante soprattutto nei casi di presbiacusia (degenerazione uditiva legata all’età che rende difficile percepire le alte frequenze).
«Restare in contatto con l’ambiente che ci circonda è cruciale» spiega Giancarlo Logroscino, professore di Neurologia all’Università di Bari «In particolare la perdita dell’udito è uno dei fattori che producono solitudine».
L’apparecchio acustico: un aiuto importante contro la presbiacusia
L’apparecchio acustico è dunque un mezzo efficace nel ridurre il rischio che insorgano malattie neurodegenerative a seguito della solitudine causata dai disturbi uditivi. Mantenere il contatto con il mondo può infatti abbassare il rischio di demenza del 50% e migliorare significativamente il tenore di vita di chi ci sta accanto.
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