“Sto passeggiando per la zona nord di Londra in un caldo giorno d’autunno. Posso sentire il cinguettio degli uccelli, il traffico nelle strade secondarie, i bambini che giocano nei giardini e il WI-FI delle loro case. Può sembrare una contraddizione eppure, allo stesso tempo, ha perfettamente senso.”
Lui è Frank Swain, un divulgatore scientifico britannico non udente che grazie al progetto Phantom Terrains, ideato da lui in collaborazione con l’ingegnere del suono Daniel Jones, ha fatto evolvere il suo apparecchio acustico in uno strumento speciale in grado di captare le onde dei segnali WI-FI.
Swain è in grado di sentire ciò che nessun altro può udire e ha trasformato il suo handicap in un vero superpotere in grado di processare il mondo intorno a lui con un’efficacia pari a quella della vista.
Un apparecchio acustico molto speciale
Il suo apparecchio acustico monta un software molto particolare che interpreta i campi d’informazione trasmessi dal WI-FI: in pratica, traduce le frequenze in rappresentazioni uditive dando loro una dimensione materiale.
Questa tecnologia è in grado di individuare i router nonché la potenza del segnale e il livello di crittografia: tramite un iPhone il dispositivo riesce a sintonizzarsi sulla rete WI-Fi disponibile e traduce le frequenze in un file audio inviato direttamente all’apparecchio acustico. La traccia va così a unirsi al panorama sonoro percepito da Swain, diventandone parte integrante.
Una tecnologia futurista
Questa tecnologia ha aperto un campo di studio molto interessante, perché aiuta a valutare la qualità, la potenza e il grado di sicurezza delle reti wireless sparse per le città. Phantom Terrains ha aperto una finestra su un mondo normalmente invisibile agli occhi e alle orecchie: che sia l’inizio di una strada capace di espandere l’udito verso nuovi mondi ancora inesplorati?