Sapevate che i nostri amici a 4 zampe possono essere davvero utili per le persone con problemi di udito? Gli hearing dogs sono molto diffusi nel Regno Unito e offrono un aiuto fondamentale al proprio padrone: questo perché sono addestrati a riconoscere determinati tipi di suoni e a segnalarli, accompagnando il padrone fino alla sorgente del rumore.
Si tratta di un supporto non da poco, perché gli hearing dogs sono in grado di segnalare i suoni in modo più efficace rispetto ai dispositivi che fanno uso di segnali visivi (come le spie luminose), a volte insufficienti. Un hearing dog può segnalare il timer del forno, la sveglia, il campanello di casa o magari il pianto di un bambino: tutte cose che possono aiutare chi soffre di ipoacusia o sordità a vivere più serenamente.
In Italia l’uso degli hearing dogs è ancora poco diffuso, ma c’è chi si sta impegnando per far conoscere a più persone possibili questa realtà: si tratta della Onlus U-Dog di Vicenza che si occupa di addestrare i cani da destinare a persone con problemi visivi o uditivi.
Quali requisiti devono avere gli hearing dogs?
Non tutti i cani possono diventare hearing dogs: i candidati più idonei sono quelli di taglia medio-piccola, quindi non ingombranti, in modo che possano muoversi con facilità anche negli appartamenti meno spaziosi; inoltre devono avere un carattere dal temperamento ricettivo ed essere attivi e svegli, in modo da svolgere il proprio compito con prontezza.
Per saperne di più sugli hearing dogs e sulla Onlus U-Dog visita il sito: U-Dog→
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