Milioni di persone in tutto il mondo soffrono di perdita di udito. La maggior parte di esse, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della sanità, vivono in paesi a basso e medio reddito dove è più difficile ricevere cure sanitarie adeguate.
Senza interventi appropriati, l’ipoacusia rappresenta una sfida molto difficile da affrontare per le persone che ne sono colpite. Molte delle cause che la provocano, tuttavia, possono essere prevenute con le dovute cure: per questo aumentare la consapevolezza e migliorare l’accesso all’assistenza sanitaria può aiutare a ridurre la diffusione e l’impatto negativo della perdita dell’udito nel mondo.
E ora scopriamo insieme alcuni dati interessanti che riguardano l’ipoacusia.
1) 466 milioni di persone al mondo soffrono di perdita di udito
Si tratta del 5% della popolazione, di cui 34 milioni sono bambini. Senza misure adeguate, entro il 2030 circa 630 milioni di persone soffriranno di perdita di udito. Entro il 2050 il numero potrebbe raggiungere i 900 milioni.
2) L’ipoacusia non curata ha un impatto economico di circa 750 milioni di dollari
I costi legati all’ipoacusia non curata sono molto ingenti e coinvolgono i settori della sanità, dell’istruzione e del lavoro.
3) 34 milioni di bambini soffrono di perdita di udito
Si stima che 5 bambini su 1000 sono nati con un deficit dell’udito o lo hanno riscontrato poco dopo la nascita. La perdita di udito ha un impatto significativo sullo sviluppo dei bambini e sul loro apprendimento, per questo l’individuazione del problema deve essere seguita da un rapido intervento in modo da garantire a questi bambini le stesse opportunità di tutti gli altri.
4) Le infezioni croniche dell’orecchio sono una delle principali cause di perdita dell’udito
Oltre il 30% della perdita dell’udito nei bambini è causata da malattie come morbillo, parotite, rosolia, meningite e infezioni alle orecchie. Si stima che fino a 330 milioni di persone soffrano di infezioni dell’orecchio croniche o di otite cronica a livello globale. Se non trattate, le infezioni all’orecchio croniche possono portare alla perdita dell’udito e possono causare complicazioni pericolose. Le infezioni croniche dell’orecchio sono prevenibili e possono essere gestite efficacemente con interventi medici e chirurgici.
5) Quasi 1 persona su 3 oltre i 65 anni soffre di perdita dell’udito
Se non trattata, l’ipoacusia contribuire a innescare solitudine, frustrazione e isolamento sociale. La perdita dell’udito negli anziani è legata al declino cognitivo precoce e alla demenza, ma può essere gestita efficacemente con diversi mezzi, inclusi gli apparecchi acustici.
6) Il rumore è una delle cause di perdita dell’udito più facili da prevenire
Si stima che 1,1 miliardi di persone (di età compresa tra 12-35 anni) siano a rischio di perdita di udito a causa dell’esposizione a rumori in ambienti come concerti ed eventi sportivi e a causa dell’uso di dispositivi audio. L’esposizione regolare a suoni forti per periodi prolungati rappresenta una seria minaccia per l’udito e può provocare danni irreversibili. Questi si possono però prevenire attraverso campagne di sensibilizzazione, legislazioni specifiche e applicando determinate precauzioni.
7) La perdita di udito può essere causata da rumori legati al lavoro o dall’assunzione di farmaci ototossici
In molti luoghi di lavoro i rumori forti come i suoni dei macchinari sono diventati il rischio professionale più indennizzato. Il rumore professionale può essere prevenuto in gran parte attraverso una maggiore consapevolezza del pericolo e tramite l’uso di dispositivi di protezione. Alcuni farmaci comunemente usati (come gli aminoglicosidi e alcuni farmaci antimalarici) possono anche portare a una perdita dell’udito irreversibile. L’ototossicità può essere prevenuta aumentando la consapevolezza dei suoi rischi tra gli operatori sanitari e tramite l’uso ragionevole dei farmaci.
8)Le persone che soffrono di perdita di udito possono trarre beneficio dagli apparecchi acustici e dagli impianti cocleari
La produzione di apparecchi acustici soddisfa meno del 10% della richiesta globale, e nei paesi in via di sviluppo la percentuale si attesta a valori inferiori al 3%. Si stima che circa 72 milioni di persone potrebbero trarre beneficio da un dispositivo acustico.
9)Il linguaggio dei segni e i sottotitoli facilitano la comunicazione con le persone non udenti o con problemi di udito
Le persone sorde usano spesso il linguaggio dei segni come mezzo di comunicazione. I familiari, i professionisti medici, gli insegnanti e i datori di lavoro dovrebbero essere incoraggiati a imparare i la lingua dei segni per facilitare la comunicazione con le persone sorde. Anche i sottotitoli sono importanti per migliorare l’accessibilità della comunicazione alle persone con problemi di udito.
10) Il 60% delle perdite di udito si potrebbero prevenire tramite la sanità pubblica
Tra le strategie per prevenire la perdita di udito si ricordano:
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Immunizzare i bambini contro le malattie infantili.
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Rafforzare i programmi di salute materna e infantile.
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Formare professionisti dell’udito.
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Rendere accessibili i dispositivi e le terapie.
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Regolarizzare e monitorare l’uso di medicinali ototossici e i rumori ambientali.
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Aumentare la consapevolezza sulla cura dell’udito e ridurre lo stigma sociale.
Fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità
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