“Chi ha detto che i sordi non possono suonare?”. Sorride, Davide Santacolomba, prodigio della musica malgrado sia non udente fin dalla nascita: 28 anni, originario di Palermo, si è diplomato con lode al conservatorio Vincenzo Bellini e oggi frequenta un master di perfezionamento in Svizzera, il Master of Arts in Music Pedagogy, sotto la guida della celebre pianista ucraina Anna Kravtchenko.
Suona da quando aveva 8 anni e fin da piccolo, malgrado la sua sordità, ha cominciato a parlare piuttosto bene sviluppando una buona intonazione. “Esistono ciechi che suonano e che con la loro visione immaginaria del proprio strumento, con un tatto ed un udito molto sviluppato riescono a suonare, ma esistono davvero pochissimi musicisti sordi. Io un pianista sordo non l’ho ancora conosciuto”, afferma.
Grazie all’apparecchio acustico impiantato nel suo cervello 3 anni fa, oggi Davide riesce a percepire meglio i suoni, soprattutto quelli gravi; per ricostruire i suoni acuti – ovvero quelli che il suo orecchio ha più difficoltà a percepire – si serve proprio del pianoforte, partendo dalle note più basse: “Ho recuperato due ottave sopra il do centrale e ne riesco a capire intonazione e intensità, ma salendo ancora di frequenza è tutto molto indefinito”.
Amatissimo in tutta Italia, oggi Davide compone musica e spera in un futuro da concertista di musica classica. “Come mi immagino tra dieci anni? Con un pianoforte – sorride –, in giro per i teatri di tutto il mondo”.