“Se un’immagine vale mille parole, un suono vale mille immagini”. Bernie Krause ha iniziato la sua carriera come musicista, lavorando con i Doors, Stevie Wonder e George Harrison. Oggi è uno dei massimi esponenti nel campo della bioacustica, un vero e proprio cacciatore di suoni naturali che negli anni 60 ha fondato il Wild Sanctuary, uno degli archivi sonori più importanti al mondo.
Ma in cosa consiste il lavoro di un cacciatore di suoni?
Bernie Krause studia il paesaggio sonoro naturale e i suoi cambiamenti durante le stagioni. Analizza qualsiasi tipo di suono prodotto dagli organismi che vivono in un determinato ambiente, alla ricerca dei danni che l’uomo ha causato con le sue azioni invasive.
Il metodo d’indagine dei sistemi naturali
Il metodo di Bernie Krause consiste nell’annotare l’essenza sonora della natura grazie a registratori molto precisi: negli anni 60, al contrario di oggi, i risultati ottenuti dalla raccolta di suoni erano molto diversi:
“Potevo registrare per 10 ore ed ottenere solo un’ora di materiale utilizzabile, buono abbastanza per un album o la colonna sonora di un film o per un’installazione museale. A causa del surriscaldamento globale, l’estrazione di risorse naturali e il rumore degli umani, tra tanti altri fattori, ora ci vogliono fino a 1000 ore o più di registrazione per ottenere lo stesso risultato”.
In quasi 50 anni di ricerca, Bernie Krause ha quindi rilevato un netto peggioramento del sistema naturale: che l’ambiente ci stia inviando un chiaro segnale di aiuto?